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La comunicazione istituzionale ai tempi del Covid 19

Terzo e ultimo incontro con gli studenti e le studentesse del corso di organizzazione aziendale DIEC dell’Università di Genova sul tema della “comunicazione interna e conoscenza organizzativa”.

Oggi abbiamo iniziato con una riflessione sull’efficacia della comunicazione ai tempi del Coronavirus ed in particolare ho chiesto agli studenti:
“Prova a descrivere con 3 aggettivi le caratteristiche della comunicazione istituzionale durante l’emergenza attuale”.

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I risultati mostrano in modo abbastanza chiaro come il vissuto principale sia molto distante da una dimensione di “efficacia” percepita con termini che rimandano alla confusione, all’incertezza, all’incoerenza, alla scarsa precisione, alla difficoltà di interpretazione, all’allarmismo generato.

Forse sarebbe opportuno, a livello istituzionale, a fianco degli esperti di settore che si occupano dei contenuti (virologi, medici, protezione civile, etc.), introdurre qualche esperto di comunicazione che si occupi del modo in cui questi contenuti vengono trasmessi?

#psicologia #formazione #softkills #comunicazione

Love in quarantine: quando la motivazione ci aiuta a superare gli ostacoli

Secondo incontro con gli studenti e le studentesse del corso di organizzazione aziendale DIEC dell’Università di Genova sul tema della “motivazione e performance organizzativa”.

Oggi abbiamo iniziato con questo bellissimo video “quarantine love” e provato ad individuare alcune dimensioni della motivazione al suo interno.

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Queste le riflessioni che sono emerse dagli studenti e dalle studentesse:
· desiderio come spinta ad agire;
· definizione di un obiettivo chiaro;
· utilizzo del pensiero creativo per risolvere i problemi;
· resilienza come capacità di superare gli ostacoli e le restrizioni;
· capacità di pianificare e individuare strategie efficaci per raggiungere l’obiettivo;
· capacità di definire indicatori di risultato intermedi;
· rimanere allineati ai propri valori.

Lavorare meno per lavorare meglio: l’esperimento di Microsoft Japan

Interessante esperimento di Microsoft Japan che per tutto il mese di agosto ha concesso il venerdì libero ai propri dipendenti consentendo loro di usufruire di un weekend lungo. I risultati sono incredibili: produttività aumentata del 40%, riduzione del consumo di elettricità del 23% e il 58% in meno di pagine stampate. A questo link trovate l’articolo tratto da CNBC.

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Il Giappone è sicuramente famoso per una cultura estrema del lavoro caratterizzata da bassi livelli di work-life balance e per la conseguente minor produttività dei singoli (ultimo in classifica nei paesi del G7), ma ritengo sia utile guardare anche al nostro paese e renderci conto che non sempre la quantità di ore lavorate corrisponde alla qualità del risultato.
#psicologiadellavoro #lavoraremenoperlavoraremeglio #worklifebalance

Nuovo anno tempo di buoni propositi… e di bilanci!

L’inizio del nuovo anno è sempre un buon momento per darsi nuovi obiettivi, ma è utile anche fare un bilancio dell’anno passato e darsi qualche “pacca sulla spalla”.

Il mio 2018 è stato ricco di persone, progetti, luoghi ed esperienze dalle quali voglio ripartire per migliorarmi ancora l’anno prossimo.

Quindi prima di pensare ai buoni propositi prendiamoci un po’ di tempo per riconoscere i nostri successi!

Buon anno a tutti!!2018inCifre

Ascoltare Sé Stessi per Comprendere l’Altro – Incontro Gratuito

All’interno dell’iniziativa “Studi Aperti” in occasione della Giornata Nazionale della Psicologia vi invitiamo all’incontro dal titolo

Ascoltare Se Stessi per Comprendere l’Altro

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che si terrà

SABATO 13 SETTEMBRE DALLE 10.30 ALLE 12.30

presso

Studio di Psicoterapia – Via Montepulciano 1, Milano (MI)

 

Per informazioni e iscrizioni:

Dott. Christian Polo                          Dott.ssa Stephanie De Liberto

3384875335                                        3495137385

info@polopsicologo.it                       stephanie.deliberto@gmail.com

Studi Aperti: incontri informativi gratuiti in occasione della Giornata Nazionale della Psicologia

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Studio aperto il 12 e 13 ottobre 2018

In occasione della Giornata Nazionale della Psicologia, prevista per il 10 ottobre 2018, ho aderito all’iniziativa “Studi Aperti” che prevede la possibilità di richiedere un colloquio informativo gratuito presso il mio studio.

Vieni a conoscermi nelle giornate di

  • venerdì 12 ottobre (dalle 10 alle 20)
  • sabato 13 ottobre (dalle 10 alle 18)

presso lo studio di Via Montepulciano n°1 a Milano, sarà un’occasione utile per:

  • conoscere il mio metodo di lavoro e il mio approccio;
  • comprendere quali sono i miei ambiti di competenza e se posso esserti d’aiuto;
  • ricevere informazioni circa la durata e i costi di un percorso psicologico o di psicoterapia.

Se desideri prenotare un appuntamento puoi contattarmi ai seguenti recapiti

Tel: 338 4875335
Mail: info@polopsicologo.it

Obiettivo dell’incontro è informarti circa la professione dello psicologo e psicoterapeuta, i suoi ambiti di intervento e le metodologie utilizzate.

Non è un colloquio psicologico o di psicoterapia, ma potrebbe essere l’occasione giusta per valutare la possibilità di intraprendere un percorso orientato al superamento di una situazione di difficoltà o allo sviluppo personale e professionale.

 

Il ruolo dei Centri per l’Impiego nello scenario lavorativo attuale

Il ruolo dei Centri per l’Impiego nello scenario lavorativo attuale
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Secondo un articolo dal sito lavoce.info i Centri per l’Impiego oggi sono “… quasi esclusivamente strutture amministrative per la registrazione delle dichiarazioni di disponibilità al lavoro e le attività protocollari per quanto riguarda disabilità e certificazione per tirocini extra-curriculari”.

Altri dati contenuti nell’indagine “Rapporto di monitoraggio sui servizi per il lavoro” ISFOL del 2015 mostrano come tra gli 8798 dipendenti dei CPI Italiani solo il 27,1% sia in possesso di un titolo universitario e, tra questi, quasi 8 su 10 con contratto a tempo determinato o di collaborazione.

In un mercato del lavoro che si è totalmente rivoluzionato negli ultimi 10 anni per rilanciare l’occupazione non sono sufficienti gli incentivi economici alle aziende per l’assunzione di inoccupati e disoccupati.
Le persone devono essere orientate a livello formativo e professionale, aiutate a muoversi nella ricerca del lavoro secondo le modalità e gli strumenti più attuali, valorizzando ed aumentando al contempo le competenze trasversali e le risorse personali.

Come si è ovviato alla mancanza di competenze e risorse dei CPI?

Da un lato le nuove esigenze sono state soddisfatte grazie ai numerosi enti accreditati ai servizi al lavoro nati in diverse regioni d’Italia a partire dal 2008.
A volte sono gli stessi comuni o città a sviluppare e attivare servizi di orientamento professionale e lavorativo rivolti alla cittadinanza. Basti pensare al modello innovativo di Puerta 22 in una città come Barcellona, fino ad arrivare a progetti di realtà più piccole come lo Sportello JobOrienta​ che ho avuto la possibilità di proporre all’interno del Comune di Noale.

In altri casi invece, la collaborazione e il sostegno tra persone che cercano lavoro ha permesso di creare luoghi virtuosi, quali ad esempio i Job Club in Italia o le Lanzaderas in Spagna, dove persone alla ricerca di una nuova occupazione, coordinate da un coach, uniscono le forze per aumentare le proprie competenze e le possibilità di accedere ad un lavoro.

Basteranno questi sforzi individuali e privati a compensare la mancanza a livello pubblico di un adeguato sostegno all’occupabilità?

Ai posteri l’ardua sentenza…

La diversità, se valorizzata, è ricchezza!

La diversità come arricchimento personale: alcune riflessioni su un incontro di ricerca attiva del lavoro che ho tenuto nel mese di agosto presso l’associazione Karibu di Scorzè (VE)

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Ieri ho avuto l’occasione di parlare di ricerca del lavoro con gli ospiti di casa Karibu che accoglie circa 10 persone provenienti da diversi stati dell’Africa Occidentale. A prescindere dai contenuti dell’incontro e dalle riflessioni emerse è stato veramente ricco lo scambio di esperienze di vita, culture e punti di vista differenti.

Il confronto con mondi anche molto distanti dal nostro è una grandissima opportunità per riflettere su come alcune delle nostre certezze siano in realtà effimere e figlie del contesto nel quale siamo cresciuti e col quale ci confrontiamo quotidianamente.

Come spiegare ad esempio il concetto di puntualità senza tenere in considerazione che la nostra concezione del tempo nel mondo occidentale nulla ha a che vedere con quella di molti altri paesi?

Come parlare dell’importanza delle soft skills senza prima aver definito un significato condiviso dei termini conoscenza, capacità e competenza?

Anche in questo caso, come in molte altre occasioni, il segreto è quello di utilizzare l’ascolto attivo ed in particolare di fare attenzione alle nostre reazioni di fronte al “diverso”. Il primo passo consiste nello sforzarsi di sospendere il giudizio che troppo spesso ci impedisce di spostarci verso il punto di vista dell’altro. Una volta fatto questo sarà più semplice raggiungere un terreno comune da cui iniziare una vera e profonda comprensione reciproca.

La diversità, quando accettata e valorizzata, riesce sempre a produrre un’incredibile ricchezza!

L’importanza di apprendere durante tutto l’arco di vita per il proprio sviluppo personale e professionale

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A livello europeo si parla di Life Long Learning o, in italiano, di apprendimento continuo (durante tutto l’arco di vita), ovvero la necessità di sviluppare continuamente competenze sia tecniche che trasversali, per crescere, essere più efficaci e aumentare il proprio benessere lavorativo.

Un articolo con alcuni spunti interessanti per lavorare sul proprio sviluppo a livello professionale e personale.
“Se un tempo la vita consisteva in due fasi, l’apprendimento e poi il lavoro, oggi la vita consiste in una fase sola: apprendimento e esperienza concreta sempre. I ragazzi a scuola devono alternare l’apprendimento con esperienze lavorative (scelta che incrementa in modo consistente la loro capacità di entrare poi nel mondo del lavoro). E chi ha finito gli studi formali deve continuamente imparare, per tutta la vita.”

Lavorare è studiare. Dieci mosse per un apprendimento continuo davvero efficace

La comunicazione istituzionale ai tempi del Covid 19

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